Le materie prime utilizzate nell’industria vetraria (ad esempio sabbie silicee, marmi, dolomiti, feldspati e sabbie di vetro) possono contenere fasi classificabili come altofondenti a causa degli elevati tenori di alluminio, cromo o zirconio. Tali fasi sono riconducibili sia alle naturali associazioni mineralogiche caratteristiche del sito di estrazione, sia a contaminazioni di tipo accidentale, e il loro quantitativo all’interno delle materie prime è soggetto proprio per questo motivo a estrema variabilità.
La presenza di fasi altofondenti può rappresentare un serio problema per la produzione di articoli in vetro, in quanto esse possono dare luogo alla formazione di infusi e altre difettosità critiche nei prodotti finiti.
La Stazione Sperimentale del Vetro è in grado di fornire supporto analitico ai produttori di vetro per l’identificazione delle fasi altofondenti, l’individuazione della loro possibile origine e la stima della potenziale pericolosità.